COSE CHE NON SI ASSOMIGLIANO NEANCHE (2019)
DOCUMENTARY
Director // Piergiorgio Casotti
Narrator // Vasco Brondi
Immaginiamo una persona che lascia il suo percorso quotidiano. Si aggira per la città senza meta, abbandonandosi ad uno stato ricettivo e privo di pregiudizi, permeabile a stimoli e a suggestioni, anche minime, nascoste, impensabili per altre persone. Vaga per il gusto di perdersi e farsi sorprendere. Ma, allo stesso tempo, rimane vigile e ricettivo, pronto allo stupore e coltiva sistematicamente la facoltà dell’attenzione. Il suo percorso non coincide con quello del resto della moltitudine; quello che per il passante è un cammino predeterminato, con una meta precisa, per il flâneur è un labirinto, che cambia forma ad ogni passo. Sostituiamo ora la città con il teatro. Ecco, quel flâneur contemporaneo è colui che scopre per la prima volta il Festival Aperto, che per la prima volta si reca a Reggio Emilia. E’ un occhio curioso, il suo, che osserva ed è interessato: non solo agli spettacoli, ma anche agli spettatori, alle dinamiche sociali del festival, alla città. L’occhio coglie dettagli, lampi, frazioni di tutto ciò che incrocia sul suo cammino. Accumula stimoli che lo portano aconsiderazioni che, a volte, trascendono il Festival stesso, che toccano la società e la città. Domande le cui risposte, a volte vaghe, potranno portare verso sentieri sconosciuti e inesplorati.
Flâneur, figura centrale dell’opera “Passages” di W. Benjamin.
Passaggi, il tema dell’edizione 2018 del Festival Aperto.